Oggi è la Giornata Mondiale dell’Ambiente.
Siamo consapevoli che l’impatto delle attività umane rischia di compromettere la sopravvivenza dell’Umanità. Un’occasione per fermarsi e riflettere, meditare sugli scritti delle tradizioni religiose che invitano alla moderazione nei consumi, ad accontentarsi, a vivere una vita morigerata.
MODERAZIONE NEI CONSUMI
Indiani Pellerossa: «Miserabili come sembriamo ai tuoi occhi, ci riteniamo (…) molto più felici di te, poiché siamo contenti del poco che abbiamo».[1]
Ebraismo: «Perché spendere denaro per ciò che non è pane, il vostro patrimonio per ciò che non sazia?».[2]
Cristianesimo: «Ma se uno ha ricchezze di questo mondo e vedendo il suo fratello in necessità gli chiude il proprio cuore, come dimora in lui l’amore di Dio?».[3]
Islam: «Mangiate e bevete, ma senza eccessi, perché Dio non ama chi eccede».[4]
Taoismo: «Chi sa accontentarsi è ricco».[5]
Induismo: «Nel raggiungere l’oggetto desiderato, ci si dovrebbe sentire appagati. Nel non ricevere l’oggetto desiderato, non ci si dovrebbe sentire avviliti. Nel caso si riceva qualcosa di troppo, non lo si conservi. Bisognerebbe astenersi dall’accumulo».[6]
Confucianesimo: «Eccesso e scarsità sono errori complementari».[7]
Buddismo: «Il profondo senso di calma che la natura ci offre (…) protegge il nostro cuore e la nostra mente. Le lezioni che la natura ci impartisce portano a una nuova nascita che supera la sofferenza causata dalla nostra preoccupazione egoistica tesa all’attaccamento».[8]
Fede Bahá’í: «La minaccia principale del nostro ambiente (…) sono le manifestazioni di una malattia dello spirito umano che abbraccia tutto il mondo, malattia i cui sintomi sono un’enfasi eccessiva sui beni materiali e un’autoreferenzialità che inibisce le nostre capacità a lavorare insieme come una comunità globale».[9]
«Per certo, ogni uomo sagace, quando cammina sulla terra, si sente umile, essendo pienamente consapevole che la sorgente della sua prosperità, ricchezza, forza, esaltazione, progresso e potere è, come Dio ha ordinato, quella stessa terra che i piedi di tutti gli uomini calpestano. Senza dubbio chiunque riconosca questa verità è purificato e santificato da ogni orgoglio, arroganza e vanagloria».[10]
[1] Capo Micmac, America del Nord.
[2] Isaia, 55:2.
[3] Prima Lettera di Giovanni.
[4] Corano, VII:31.
[5] Tao Te Ching, capitolo 33.
[6] Acarangasutra 2.114 – 19.
[7] Confucio, XI.15.
[8] Buddhadasa Bhikkhu, cfr. www.it.wikipedia.org/wiki/Buddhadasa
[9] Dichiarazione sulla Natura, Bahá’í International Community.
[10] Letture quotidiane, 1a ed.pag.70, ELF, p.31, scritti della Fede Bahá’í.
Pubblicato su Antica Sapienza, valori ed insegnamenti universali.