Questo 2021 sarà ricordato come l’anno dell’inizio dell’interruzione della catena alimentare con i miliardi di animali morti per le temperature eccezionali in Canada, per l’immenso incendio in Siberia (la cenere è arrivata al Polo Nord sporcando il bianco del ghiaccio e variando l’albedo, per cui lo scioglimento è sempre più veloce), per la prima pioggia in Groenlandia nel punto più alto della calotta glaciale (3.216 m), per le alluvioni disastrose in Europa, e tanti altri fenomeni che presentano in tutta la drammaticità il problema dei cambiamenti climatici dovuto alla contaminazione dell’atmosfera terrestre.
Il 9 agosto 2021 c’è stata la presentazione del il nuovo rapporto IPCC che, sostanzialmente, dimostra che per i cambiamenti climatici abbiamo superato il punto di non ritorno, nel caso che non ce ne fossimo accorti per l’accelerazione degli eventi estremi.
Ma a che cosa è dovuto il riscaldamento globale? Forse la migliore spiegazione scientifica del cambiamento climatico è quella di James Hansen, fatta nell’intervista a TED (sottotitoli in italiano, Long Beach, California, 2012. I punti più significativi dell’intervista sono i seguenti.
«… Aggiungere CO2 nell’aria è come aggiungere una coperta sul letto. Riduce la radiazione della Terra verso lo spazio, creando un temporaneo squilibrio energetico.
Arriva più energia di quella espulsa, fino a che la Terra non si scalda abbastanza da irradiare nello spazio tanta energia quanta ne assorbe dal Sole.
La quantità chiave è lo squilibrio energetico della Terra. Entra più energia di quanta ne esce.
Se è così, ci aspetta un aumento della temperatura. E succederà anche senza aggiungere altri gas serra.
Possiamo misurare con precisione lo squilibrio energetico della Terra misurando il calore contenuto nelle riserve di calore del pianeta. La riserva più grande, l’oceano, era quella peggio misurata fino a che più di tremila boe Argo non sono state distribuite negli oceani del mondo. Queste boe rivelano che la superficie dell’oceano sta acquisendo calore ad un ritmo sostanziale. Anche le profondità oceaniche stanno acquisendo calore a ritmo più lento, e questa energia finisce per contribuire allo scioglimento dei ghiacci intorno al mondo. Anche la Terra, fino a profondità di decine di metri, si sta riscaldando.
Il totale squilibrio energetico, al momento, è di circa sei decimi di watt per metro quadro. Può non sembrare molto, ma sommato per tutto il mondo è una cifra enorme.
E’ equivalente [nel 2012, oggi il valore è cresciuto per i maggiori consumi ed emissioni] all’esplosione di 400.000 bombe di Hiroshima al giorno 365 giorni all’anno.
Ecco quanta energia extra sta accumulandola Terra ogni giorno.
Questo squilibrio, se vogliamo stabilizzare il clima, significa che dobbiamo ridurre la CO2 a 350 ppm [nel 2021 è arrivata a 419 ppm].
Questo è il cambiamento necessario a ristabilire l’equilibrio e prevenire un ulteriore riscaldamento.
I detrattori del cambiamento climatico sostengono che il Sole sia la causa principale.
Ma lo sbilanciamento energetico è stato misurato durante il picco minimo del Sole di cui abbiamo notizia, quando l’energia del Sole che raggiungeva la Terra era al minimo.
E comunque c’era più energia in entrata che in uscita. Questo dimostra come l’effetto del Sole sulle variazioni del clima sia minimo rispetto all’aumento dei gas serra, principalmente causato dai combustibili fossili. …»
La seguente immagine pubblicata su Climatizzati.ch
illustra molto bene la correlazione fra anidride carbonica presente in atmosfera, temperatura media globale e livello degli oceani.
Nei prossimi mesi ci saranno vari appuntamenti internazionali, i G20 e COP 26, auguriamoci che l’opinione pubblica sia informata e che si giunga finalmente ad un accordo vincolante fra le nazioni con un preciso calendario e sanzioni per gli inadempienti, come la gravità della situazione richiede.
Foto di copertina: James Hansen