Il rispetto verso gli esseri viventi è un insegnamento universale. La citazione seguente è molto ispirante ed attuale.
«O amati del Signore! Il Regno di Dio si fonda sull’equità e sulla giustizia, nonché sulla misericordia, sulla compassione e sulla gentilezza verso ogni anima vivente. Sforzatevi dunque con tutto il cuore di essere compassionevoli con tutta l’Umanità – tranne coloro che hanno moventi egoistici, personali o malattie dell’anima. Non si può usare gentilezza coi tiranni, con i frodatori, o i ladri, perché lungi dal ridestarli all’errore dei loro modi, ciò li fa persistere nella loro cattiveria. Per quanto gentili siate con il bugiardo, egli non farà altro che mentire di più, perché crede di avervi ingannato, mentre voi lo capite anche troppo bene e tacete solo per la vostra estrema indulgenza.
In breve, non è solo il prossimo che gli amati di Dio devono trattare con misericordia e compassione, ma devono mostrare massima gentilezza verso ogni creatura vivente. E infatti sotto ogni aspetto materiale, e là dov’è implicato lo spirito animale, animali e uomini condividono le medesime sensazioni. L’uomo non ha colto questa verità e crede che le sensazioni fisiche siano esclusive degli esseri umani, perciò è ingiusto con gli animali, e crudele.
Eppure in verità quale differenza v’è sul piano delle sensazioni fisiche? La sensibilità è identica, facciate soffrire un uomo o una bestia: non v’è alcuna differenza in questo. E in effetti è peggio far soffrire un animale, perché l’uomo ha la parola, può protestare, gridare e gemere; leso, può ricorrere alle autorità che lo proteggeranno dal suo aggressore. Ma la sventurata bestia è muta, incapace di esprimere la propria sofferenza o di deferire il proprio caso a un’autorità. E l’animale che un uomo sottoponga a mille mali non può né respinger costui con le parole né trascinarlo davanti a un tribunale. Perciò è importantissimo che mostriate la massima considerazione verso gli animali e che siate con essi ancor più gentili che col prossimo.
Abituate i vostri figli sin dai primissimi giorni a essere oltremodo teneri e amorevoli con gli animali. Se l’animale è ammalato, cerchino i fanciulli di guarirlo; se è affamato, lo nutrano; se è assetato, ne plachino la sete; se è stanco, provvedano al suo riposo.
La maggior parte degli uomini sono peccatori, ma gli animali sono innocenti. Sicuramente chi è senza peccato merita massima gentilezza e amore…
… Ma si deve essere molto gentili con gli animali benedetti, tanto più gentili, tanto meglio. Tenerezza e bontà sono principi basilari del celeste Regno di Dio. Dovete tenerlo bene a mente».
‘Abdu’l-Bahá, Antologia, n. 138, pag. 153.
La cura e tutela dell’ambiente non può prescindere dal rispetto e dalla salvaguardia degli animali. La Dichiarazione universale dei diritti dell’animale è un documento sottoscritto dalla L.I.D.A. e da altre associazioni animaliste il 15 ottobre 1978 presso la sede dell’UNESCO a Parigi. Pur non avendo valore giuridico, ha lo scopo di proporre un codice etico di rispetto verso l’ambiente ed ogni animale.