Ogni tanto è bene rispolverare delle regole che possono essere utili nella vita di tutti i giorni.
L’apprendimento è proporzionale alla concentrazione, all’attenzione, all’interesse, all’esercizio della memoria. Nel caso dei giovani, come attirare l’attenzione e l’interesse di una massa di persone che sembra voler ascoltare solo musica di qualità piuttosto scadente e frastuoni, voler leggere solo ciò che compare a video e voler vedere esclusivamente immagini riprodotte (multimedialità)? La iperstimolazione esterna distrae da quelle che sono le norme di base per la conoscenza del proprio corpo. A un eccesso di stimolazione e di frastuono si potrebbe opporre l’esatto contrario, ossia il silenzio, sia nella mente che nello spazio circostante. Concentrarsi sui ritmi biologici, sulla respirazione, sul valore comunicativo del gesto, su una prestazione fisica o atletica serve a conoscere e ad entrare in “sintonia” con il corpo proprio.
Ma come si può arrivare a conoscere bene la propria mente e la propria anima?
Non occorre dare messaggi negativi, né serve demonizzare questa o quella cosa, TV, computer, cinema, stampa. È più logico e conveniente trovare gli opportuni “anticorpi” da “inoculare” nella mente per migliorare la salute della mente, un habitat da salvaguardare e proteggere, alla pari di quelli della Terra.
Si può sostituire a ciò che inquina ciò che pulisce l’habitat mente. L’igiene mentale e la fluidità del pensiero sono caratteristiche più difficili da coltivare e da proteggere. È necessario partire con un’adeguata educazione fin dall’infanzia con il contributo della famiglia. Alcune discipline, come lo yoga, indicano come tenere la mente concentrata, vigile e pulita.
La ricerca libera e indipendente è un altro buon metodo per tenere libera la mente da pregiudizi e false verità; essa è applicabile a qualsiasi disciplina o campo d’indagine, è una metodologia di studio e di lavoro. È stimolante perché non crea appiattimento, uniformità, bensì richiede l’apporto individuale creativo. Colui che insegna dovrebbe avere la capacità di individuare i talenti di ogni persona, per cercare di estrarre le doti.
«… Considera l’uomo come una miniera ricca di gemme, di valore inestimabile. Soltanto l’educazione può rivelarne i tesori e permettere all’Umanità di goderne …» [1]
Molti talenti personali giacciono nelle nostre profondità, sono risorse non sfruttate. Fra le strategie educative da adottare possiamo aggiungere il superamento della ripetitività, dell’abitudinarietà e dell’abuso.
L’anima desidera “conoscere”, non solo la realtà esterna, ma anche interna. La scoperta della nostra intima essenza e delle sue esigenze per un corretto e sano sviluppo indirizza le scelte di vita verso mete elevate con pratica di azioni e questo pulisce in modo molto naturale la mente e crea un’atmosfera positiva.
È buona norma iniziare lo studio, le lezioni o il lavoro con un momento di raccoglimento per predisporre la mente ad applicarsi su ciò che deve fare. Fa parte di un processo verso una migliore conoscenza di sé e della propria realtà psicofisica.
Non c’è niente di più attraente e interessante per una mente viva dell’attenzione a questa realtà, né di più educativo e di più stimolante della scoperta della propria diversità e peculiarità vissuta come una possibilità di crescita e di arricchimento continuo. La meta finale di ogni vero percorso educativo è “conoscenza di se stessi”, il meraviglioso viaggio che porta l’individuo verso la scoperta del proprio Sé nell’interezza del suo significato.
Il tempo è una grande risorsa, perché è collegato all’esperienza, una fonte straordinaria e imprescindibile nel processo cognitivo, perché l’uomo ha bisogno di pratica e di sperimentare gli effetti. Il disagio crescente nelle persone e nell’ambiente è un chiaro sintomo che c’è qualcosa che non va, probabilmente si potrebbero utilizzare meglio il proprio tempo, le proprie risorse e migliorare la qualità dei rapporti, delle relazioni sociali.
Si parla sempre più spesso di insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo. Tale insostenibilità non è solo “fuori”, per i limiti connessi a vivere in un ambiente chiuso (risorse limitate, capacità limitata di assorbimento dei rifiuti) come la geosfera, ma anche “dentro”. Esistono dei “limiti” pure per l’habitat interiore, per la”sfera” dei comportamenti, delle attitudini e delle intenzioni. Sforare una delle leggi del “sistema uomo” comporta delle penalità, delle perdite di “punti” che si riflettono sulla qualità della vita. Ubriacarsi o drogarsi hanno delle conseguenze sul piano fisico, mentale e spirituale, il potenziale psiconeuronale diminuisce irreversibilmente e parallelamente diminuisce la propria libertà personale, la capacità di apprendimento intellettuale, l’autocontrollo, il senso etico e la disciplina. La dipendenze, chimiche o di qualsiasi altro tipo, sono una perdita della propria libertà personale e creano disagio mentale.
Fissarsi su una cosa provoca emicrania.
La paura si riflette sui reni. Le arrabbiature hanno conseguenze sul fegato e possono originare calcoli. Fare tardi la notte non si concilia con i ritmi naturali, il fisico si affatica, il rendimento nello studio o sul lavoro si abbassa.
Attualmente esiste un surplus di immagini e informazioni che penetrano nella psiche umana: nessuno può dirsi immune o capace di non farsi condizionare dalla crescente pressione comunicativa che tende a uniformare le menti e le coscienze. Tale modello è insostenibile, ostacola l’evoluzione e lo sviluppo, perché ogni anima possiede aneliti, aspirazioni e talenti che non si possono uniformare o reprimere.
Un modello interiore sostenibile è piuttosto orientato verso la ricerca della verità e della giustizia, il servizio dell’Umanità, la conoscenza della propria realtà psicofisica e della natura spirituale dell’uomo.
Ogni uomo può scegliere di essere un animale intelligente o un essere spirituale, ma se nel processo educativo si ignora completamente la parte spirituale che costituisce l’essenza dell’uomo, è evidente che si manifestano contraddizioni e sintomi di disagio. Questo presuppone una conoscenza del sistema uomo, il suo funzionamento, le sue potenzialità, i suoi limiti, le sue leggi.
Al centro del sistema vi è l’uomo. Una maggiore presa di coscienza della sua realtà psicofisica e delle regole alla base del sistema uomo sono le fondamenta per creare un buon standard di salute, fisica, mentale e sociale.
La prospettiva della crescita collettiva è troppo spesso esclusa da un irrefrenabile individualismo. La realtà dell’uomo è spirituale e tale habitat è inquinato dalla pressione crescente della visione materialistica della vita, fine a se stessa e tesa solo alla soddisfazione di bisogni spesso falsi.
Il nostro “io” non coincide con il nostro corpo, perché i materiali che costituiscono una persona viva vengono sostituiti attraverso un ricambio continuo. La grande maggioranza delle cellule di ogni essere vivente che costituisce il corpo fisico, viene sostituito ciclicamente molte volte dopo la nascita. Per cui l’identità individuale non dipende dalle cellule che compongono il corpo fisico.
L’amputazione degli arti o la perdita della vista non alterano l’identità dell’individuo. Questo si verifica anche per il trapianto di organi interni. Si dice che in prossimità del cuore vi sia una corrispondenza, quasi un terminale per forti emozioni: abbiamo tutti esperienze di “tuffi” al cuore e delle modificazioni nel ritmo respiratorio in momenti di ansia e di paura. Una persona può subire un trapianto di cuore, ma l’identità si conserva, il sangue circola con la nuova pompa, le emozioni sono le stesse di prima.
L’“Io”, o meglio il nostro Sé (la parte più nobile, che possiamo distinguere dal nostro io o ego responsabile degli attaccamenti e desideri alle cose di questo mondo), non è un prodotto dell’attività cerebrale, al contrario è il vero motore della complessa catena di reazioni chimiche ed elettriche che formano il supporto materiale della coscienza. Inoltre il cervello è relativamente “giovane”, ha soltanto pochi milioni di anni, e non avrebbe potuto assumere questa struttura così complessa con un processo casuale di tentativi con successi ed errori, perché non ci sarebbe stato il tempo. Queste preziose scoperte ed indizi ci fanno meditare sull’esistenza di una Intelligenza e di una Organizzazione Cosmica trascendente il mondo della materia. Per mondo materiale si intende tutto ciò che può essere compreso dai sensi, dalla ragione o dagli strumenti che la scienza ci mette a disposizione.
Conosciamo molto bene le regole (ritmi biologici) alla base del funzionamento della nostra componente fisica, il corpo, e delle relative conseguenze (disturbi, malattie) quando vengono infrante. Conosciamo molto meno le leggi che regolano la mente e lo spirito. I Grandi Maestri di Vita, fondatori delle religioni rivelate, sono Legislatori, portatori di codici di comportamento (Legge Divina) relativi alle esigenze dell’era in cui sono vissuti. Se tali codici sono rispettati, apportano benefici sui tre piani, materiale (corpo), mentale e spirituale, come sperimentano e dimostrano coloro che vivono la propria spiritualità, in ambito religioso o meno: essi sono riconoscibili per la solarità e per il loro modo di agire.
Questa sembra essere la via per aiutare tante persone a uscire dall’isolamento, dalla paura, dalla depressione e da tante patologie fisiche e mentali: il rispetto delle regole, non solo di quelle fisiche (corretta alimentazione, corretta respirazione, vita sana con sufficiente movimento del corpo, ecc…), ma anche di quelle che coinvolgono la volontà, la mente e lo spirito.
In questo momento di isolamento, di distanziamento dei rapporti per il confinamento, queste riflessioni possono gettare un po’ di nella nostra mente e nella nostra vita.
La libertà di scelta consente di scegliere le regole, se rispettarle o meno. Ognuno è responsabile e tale propria responsabilità non è delegabile.
Per vivere in un contesto sociale, perché non siamo soli al mondo, occorre conoscere e rispettare delle regole, contraddistinte da diritti e doveri. Per salvaguardare dei diritti, è noto che si devono rispettare dei doveri. Sul mancato rispetto delle regole la conoscenza delle motivazioni e delle conseguenze può giocare un ruolo importante.
Si parla di strade della vita, di bivi, di itinerari, ma anche di regole. Nel quotidiano si può scegliere la via facile, quella della convenienza, del beneficio immediato, del compromesso, oppure la via della coscienza, dell’applicazione dell’etica e della giustizia nelle cose di tutti i giorni. Nel primo caso si torna indietro (involuzione), nel secondo si avanza (evoluzione).
I comportamenti hanno una grande influenza sui tre piani: corpo, mente, anima o spirito.
Educare all’ambiente significa conoscere il pianeta uomo e il pianeta Terra. In questa visione assumono un rilievo particolare l’esplorazione del proprio habitat, del funzionamento del sistema uomo, della propria mente e della propria anima. Un invito a scoprire l’universo interiore, immagine di quello esteriore. Il sistema delle relazioni umane e i comportamenti riflettono il grado di consapevolezza del proprio essere. Sul carattere e sui comportamenti umani è l’anima che ha voce in capitolo.
Più che di ambiente uomo, si potrebbe parlare dell’uomo come sistema vivente, aperto e ampio, una piccola e nobile cellula di “Gaia”, che contiene un universo.
Relatività, elasticità, adattabilità, dinamicità, perché tutto in natura si evolve, sono le caratteristiche dei modelli applicabili all’educazione e alla gestione degli affari umani.
Alcuni esempi del sistema uomo
Il sistema digerente e l’apparato circolatorio sono esempi di circolazione a senso unico (cibo con assimilazione ed estromissione dei rifiuti), il sistema respiratorio è invece a senso unico alternato (inspirazione ed espirazione); nel sistema circolatorio se si formano degli ingorghi, come i trombi, si verificano ictus, trombosi, ecc…
La mente, che si serve del cervello e di tutto il sistema nervoso, è simile a un’antenna ricevente e trasmittente dei pensieri, delle emozioni, dei sentimenti, ecc…
Il dualismo mente – cervello viene risolto con un’analogia di immediata comprensione: la mente è il software, agisce come un programmatore della macchina cervello che costituisce l’hardware (la struttura materiale di un computer), ovvero l’insieme dei circuiti (neuronali), delle memorie e delle periferiche (il sistema nervoso).
Tutte le cellule, gli organi, gli apparati lavorano in sincronia per il benessere di tutto l’insieme, non esiste conflitto o competizione. Se qualche cellula non rispetta più l’ordine prestabilito, vuole primeggiare sulle altre, comincia a duplicarsi senza limiti e diventa tumorale (si ha una mutazione), e le altre cellule diventano “coltura”.
“Il Sistema Uomo”, si può mettere al centro di una vasta ricerca che prevede molteplici possibili implicazioni sul piano biologico, affettivo, etico, sociale, educativo, spirituale.
L’uomo è una realtà psicofisica e spirituale che si sviluppa in modo unitario. Lo sviluppo psicomotorio prevede una stretta interdipendenza fra corpo e mente. Gli apprendimenti motori corrispondono ad apprendimenti a livello cognitivo e le modificazioni dovute alla sfera affettiva investono sia il fisico che la psiche. Si può fare l’esempio dell’individuo timido che, inibito in senso relazionale, evidenzia anche un atteggiamento di chiusura a livello postulare.
L’uomo è senz’altro il progetto più ambizioso che riscontriamo nell’universo da noi conosciuto. Un progetto consapevole di se stesso e capace di autoevoluzione, se così si può dire. Il singolo essere umano ha la consapevolezza certa del proprio esistere e, in definitiva, conosce solo attraverso se stesso. Gli altri sono “altro da sé”. Si può mettere al centro di ogni progetto educativo il sistema uomo.
Perché non fare proprio dell’assioma “conosci te stesso” il punto di partenza di ogni progetto educativo? Spesso si fa l’errore di dare ai “piccoli di uomo” una quantità di informazioni e nozioni che riguardano il mondo fuori di lui, tralasciando quello che egli dovrebbe, prima di tutto, sapere di se stesso.
Nota
[1] Spigolature dagli Scritti di Bahá’u’lláh, CXXII.
– Marco Bresci, Offerte culturali e opportunità per l’educazione e la protezione ambientale, dicembre 2017,
– Marco Bresci, Antica Sapienza, valori e insegnamenti universali, Ecoedizioni Internazionali, giugno 2017.
– Marco Bresci, Astronave Terra, un Codice di Bordo, pubblicato su Pianeta Terra, un mondo da salvare, di Luca Bracali, Silvana Editoriale, aprile 2016.
– Marco Bresci, Luci di Maturità, l’Umanità conosce se stessa, Ecoedizioni Internazionali, marzo 2013.
– Marco Bresci, Idee senza frontiere, European Press Academic Publishing, maggio 2007.
– Marco Bresci, La Porta, Skygate, Editrice Ibiskos di A. Risolo, aprile 2006.
– Marco Bresci, Pianeta uomo, i diritti dell’Anima, European Press Academic Publishing, maggio 2004.
– Marco Bresci e Carlo Coronato, Armonia tra ambiente e sviluppo nel Terzo Millennio, Casa Editrice Bahá’í, maggio 2001.