La salute[1] è collegata a tanti fattori: ambientali, alimentari[2], ereditari, comportamentali, etici. Anche la guarigione dipende da tante variabili e non sempre risulta possibile. I credenti in Dio si aiutano sia con mezzi materiali che spirituali nelle malattie e nelle sofferenze.
In questa epoca dove il mondo è sempre più interconnesso si scopre che non esiste una sola medicina, bensì una grande ricchezza e varietà di metodi. È possibile oggi conoscere la medicina cinese, indiana, ayurvedica, tibetana, omeopatica, sciamanica, fitoterapica, oltre che naturalmente quella occidentale allopatica. Una volta che siano conosciute è possibile ricercare la cura più adatta a seconda della malattia, della persona e del contesto. È come se una Intelligenza Cosmica avesse provveduto in ogni continente ed in ogni tempo a donare dei mezzi per mantenere la salute e per curarsi. Esiste un’ampia documentazione su ognuna delle medicine citate.
Miscellanea
«Il nostro Zalmòsside, che è un Dio, vuole che come non si deve cominciare a sanare gli occhi senza tener conto del capo, né il capo senza il corpo, così neppure si deve cominciare a sanare il corpo senza tenere conto dell’anima; anzi questa sarebbe proprio la ragione per cui tante malattie la fan franca ai medici greci, perché essi trascurano il tutto di cui invece dovrebbero prendersi cura, quel tutto che è malato e dunque non può guarire in una parte».[3]
«Se sei depresso stai vivendo nel passato.
Se sei ansioso stai vivendo nel futuro.
Se sei in pace stai vivendo nel presente.»[4]
«Sono io che do la morte e faccio vivere; io percuoto e io guarisco e nessuno si può liberare dalla mia mano»[5]
«Il Signore fa morire e fa vivere, scendere agli inferi e risalire»[6].
«Se ascolterai la voce del Signore… non ti infliggerò nessuna delle infermità che ho inflitto agli Egiziani, perché io sono il Signore, colui che ti guarisce.»[7]
«Meglio un povero di aspetto sano e forte che un ricco malato nel suo corpo. Salute e vigore valgono più di tutto l’oro… Non c’è ricchezza superiore alla salute del corpo… Meglio la morte che una vita amara, il riposo eterno che una malattia cronica».[8]
«Il segreto della salute è la “gioia del cuore”, mentre “la gelosia e l’ira accorciano i giorni, le preoccupazioni anticipa la vecchiaia».[9]
«… per i peccatori sette volte tanto: morte, sangue, contese, spada, disgrazie, fame, calamità e flagelli. Questi mali sono stati creati per gli empi, per loro causa venne anche il diluvio».[10]
«O morte, come è amaro il tuo ricordo per l’uomo che vive sereno nella sua agiatezza… O morte, è gradita la tua sentenza all’uomo indigente e privo di forze, al vecchio decrepito e preoccupato di tutto…».[11]
«Onora il medico per le sue prestazioni, perché il Signore ha creato anche lui. Dall’Altissimo infatti viene la guarigione…».[12]
«Figlio, non trascurarti nella malattia, ma prega il Signore ed egli ti guarirà».[13]
«Ci sono casi in cui il successo è nelle loro mani (riferito ai medici); anch’essi infatti pregano il Signore perché conceda loro di dare sollievo e guarigione per salvare la vita».[14]
«Non esitare a visitare un malato, perché per questo sarai amato».[15]
«Signore, in te spera il mio cuore… Guariscimi e rendimi la vita».[16]
«Ecco, la mia infermità si è cambiata in salute!».[17]
Nella tradizione cristiana per la guarigione si vedano anche i Salmi.[18]
«O tu che sei attratto verso i fragranti aliti di Dio! Ho letto la tua lettera indirizzata alla signora Lua Getsinger. Hai esaminato veramente con gran cura le ragioni dell’irruzione della malattia nel corpo umano. È certamente vero che i peccati sono una possente causa di malattie fisiche. Se l’umanità fosse libera dalle contaminazioni del peccato e del traviamento e vivesse secondo un naturale, innato equilibrio, senza inclinare dovunque le sue passioni la sospingono, è innegabile che le malattie non avrebbero più la meglio, né si diversificherebbero con tale intensità.
Ma l’uomo ha perversamente continuato a indulgere ai propri appetiti sensuali e non si è accontentato di cibi semplici.
Nient’affatto: si è preparato cibi composti di molti ingredienti, di sostanze diverse le une dalle altre. La sua attenzione è stata assorbita in questo e nel perpetrare azioni vili e ignobili, egli ha abbandonato la temperanza e la moderazione di un modo naturale di vivere. Il risultato è stato il prodursi di malattie violente e diverse.
Infatti l’animale, in quanto al suo corpo, è formato dagli stessi elementi costituenti l’uomo. Ma poiché l’animale si contenta di cibi semplici e si sforza di non indulgere eccessivamente ai propri bisogni inopportuni e non commette peccati, i suoi malanni nei confronti di quelli dell’uomo sono pochi. Dunque, vediamo chiaramente quanto potenti siano il peccato e la ribellione come fattori patogenetici. E una volta insorti questi malanni si complicano, si moltiplicano e si trasmettono agli altri. Tali sono le cause spirituali, interiori di malattia.
Il fattore eziologico esteriore, fisico della malattia è un disturbo nell’equilibrio, nella proporzionalità di tutti gli elementi di cui il corpo umano è composto. Cioè: il corpo dell’uomo è una composizione di molti elementi, e ciascun componente è presente in una quantità prescritta, e contribuisce all’essenziale equilibrio del tutto. Finché i costituenti restano nella loro debita proporzione, secondo l’equilibrio naturale dell’insieme – cioè se nessun componente subisce mutamenti di grado e di equilibrio naturale, cioè nessun componente è aumentato o diminuito – non c’è causa materiale per l’irruzione della malattia.
Per esempio, la componente grassa deve essere presente in una data quantità, e lo zucchero in una data quantità. Finché ciascuno si mantiene nella sua proporzione naturale, non vi sarà causa d’insorgenza di malattia. Ma quando questi costituenti variano nelle loro quantità naturali e previste cioè, quando sono aumentati o diminuiti – è certo che ciò aprirà la porta all’ingresso di malattie.
Questo problema richiede la più accurata indagine. Il Báb ha detto che la gente di Bahá deve sviluppare la scienza della medicina a tal segno che cureranno le malattie tramite cibi.
La ragione fondamentale di questo fatto è che, dovesse verificarsi uno squilibrio in uno degli elementi che compongono il corpo umano, alterandone la corretta proporzione relativa all’organismo nel suo insieme, ciò sfocerebbe inevitabilmente nell’insorgenza di una malattia. Se, per esempio, la componente grassa subisse un eccessivo incremento, o diminuisse la componente zuccherina, insorgerebbe una malattia.
È compito del medico esperto determinare quale componente del corpo del paziente sia diminuita e quale aumentata. Quando lo abbia scoperto, egli deve prescrivere un cibo che contenga l’elemento carente in considerevoli quantità, per ristabilire l’essenziale equilibrio del corpo. Il paziente, quando la sua costituzione riacquisterà l’equilibrio, sarà liberato dalla malattia.
La prova di questo fatto è che sebbene altri animali non abbiano mai studiato la scienza medica, né svolto ricerche su malattie o su farmaci, terapie e cure – eppure, quando uno di loro cade in preda a una malattia, la natura lo guida, nei campi o in luoghi deserti, proprio verso quella pianta che, quando esso ne abbia mangiata, lo libererà dalla sua infermità.
La spiegazione è che se, per esempio, nel corpo dell’animale è diminuita la componente zuccherina, secondo una legge naturale l’animale sente il bisogno di un’erba ricca di zucchero. Quindi, grazie a un naturale impulso, cioè l’appetito, fra mille differenti varietà di piante nei campi, l’animale scopre e mangia quell’essenza che contiene abbondanti quantità di componente zuccherina. Così l’essenziale equilibrio delle sostanze che ne compongono il corpo è ristabilito e l’animale è liberato dalla malattia.
È una questione che richiede la più attenta disamina. Quando valentissimi medici l’avranno esaminata esaurientemente, a fondo e con perseveranza, si vedrà chiaramente che gli accessi del male sono dovuti a un disordine nelle quantità relative delle sostanze che compongono il corpo e che la terapia consiste nel riaggiustare queste proporzioni relative e che ciò può essere compreso e reso possibile per mezzo di cibi.
È certo che in questa nuova portentosa età lo sviluppo della scienza medica porterà i medici a curare i pazienti tramite i cibi. E infatti il senso della vista, il senso dell’udito, del gusto, dell’odorato e del tatto – sono tutti facoltà percettive, aventi lo scopo di separare ciò che è benefico da ciò che arreca danno. Ora, è mai possibile che il senso dell’odorato, cioè quello che distingue gli odori, trovi un odore ripugnante e che quell’odore possa giovare al corpo? Assurdo! Impossibile! Analogamente, potrebbe il corpo umano, mediante la facoltà della vista – quella che distingue fra le cose visibili – trarre giovamento dal guardare una ripugnante massa di escrementi? Mai! E ancora se il senso del gusto, anch’esso una facoltà che accetta e rifiuta, è offeso da qualcosa, quella cosa non è sicuramente benefica e se da principio può portare qualche vantaggio, alla fine se ne dimostrerà la nocività.
E ugualmente, quando la costituzione si trovi in una condizione di equilibrio, non v’è dubbio che ogni cosa mangiata con appetito fa bene alla salute. Osservate come l’animale bruchi nei campi dove si trovano centomila generi di erbe e di essenze e come, con il senso dell’odorato, annusi gli odori delle piante e le assaggi con il senso del gusto e poi mangi quell’erba che risulti gradevole a quei sensi e ne tragga beneficio. Se non fosse per questa capacità di scelta, gli animali morirebbero in un solo giorno, poiché esistono moltissime piante velenose e gli animali non sanno nulla di farmacopea. Eppure guardate quale attendibile scala di misura essi hanno, per mezzo della quale possono distinguere ciò che è buono da ciò che nuoce. Qualunque costituente del loro corpo sia diminuito, essi possono ripristinarlo cercando e mangiando una pianta in cui si trovi un’abbondante riserva dell’elemento carente; e così l’equilibrio dei componenti del loro corpo è ristabilito ed essi sono liberi dalla malattia.
Quando medici valentissimi avranno sviluppato l’arte di guarire le malattie per mezzo di cibi, prescriveranno cibi semplici e proibiranno agli uomini di essere schiavi degli appetiti dei sensi, è certo che l’incidenza delle malattie croniche e complicate diminuirà e che la salute generale dell’umanità migliorerà di molto: è destino che ciò accada. Analogamente si avranno modificazioni universali nel carattere, nella condotta e nelle maniere degli uomini.»[19]
«Quando il mondo materiale e quello divino sono ben correlati, quando i cuori diventano celestiali e le aspirazioni diventano pure e divine, ha luogo un collegamento perfetto. Allora questo potere produce una manifestazione perfetta. Malattie fisiche e spirituali allora sono totalmente guarite.»[20]
«Appare quindi evidente che è possibile curarsi con cibi, alimenti e frutta; ma siccome la scienza medica è tuttora imperfetta, ciò non è stato ancora completamente compreso. Quando la scienza medica giungerà alla perfezione, le cure verranno effettuate con cibi, alimenti, frutta fragranti, verdure e con svariate acque dalle diverse temperature, calde o fredde.» [21]
«Implora l’impareggiabile e incomparabile Signore di donare ai Suoi servi un’intuizione penetrante, perché l’intuizione porta al vero sapere e conduce alla salvezza. In verità, i risultati della comprensione dell’uomo dipendono dall’acutezza della sua visione.»[22]
Pubblicato su Antica Sapienza, Valori e Insegnamenti Universali, Marco Bresci, Ecoedizioni Internazionali, giugno 2017
[1] Secondo gli insegnamenti dello yoga la salute è un perfetto equilibrio o una perfetta armonia tra il corpo fisico, la mente psichica e la coscienza o anima.
[2] L’inquinamento del suolo, delle acque, dell’aria, nonché l’industrializzazione da una parte degli allevamenti, usando massivamente ormoni, antibiotici e dall’altra dell’agricoltura, ricorrendo a concimi chimici, monocolture, OGM, hanno degli effetti sulla salute con l’insorgenza di disturbi e malattie, a volte mortali. Cfr. i libri di Vandana Shiva.
[3] Platone, Carmide.
[4] Lao Tzu.
[5] Deuteronomio 32,39.
[6] 1Samuele, 2,6.
[7] Esodo 15, 26.
[8] Siracide, 30,14-17.
[9] Ibidem, 30, 22-24
[10] Ibidem, 40,8-10.
[11] Ibidem, 41, 1-2.
[12] Ibidem, 38, 1-3.
[13] Ibidem, 38, 9.
[14] Ibidem, 38, 13-14.
[15] Ibidem, 7, 35.
[16] Isaia, 38,10,16.
[17] Isaia, 38,17.
[18] Salmi 31, 10-11; 32, 3-5; 38, 4-8; 41, 5. Salmo n. 6 Implorazione nella prova, n. 38 Preghiera nell’angoscia, n. 41 Preghiera del malato abbandonato (“Chi viene a visitarmi dice il falso, il suo cuore cova cattiveria e, uscito fuori, sparla” Salmo 41, 7-9), n. 88 Preghiere dal profondo dell’angoscia, n. 102 Preghiera nella sventura, n. 143 Umile supplica. Il giusto rapporto con Dio è la condizione per godere prosperità e salute (Sal 4, 7-9; 34, 13-21; 92, 13-15; 128, 1-3).
[19] Antologia di ‘Abdu’l-Bahá, N°134.
[20] ‘Abdu’l-Bahá, Tablets, p. 309, riferimento pubblicato su Il Trono del Tempio Interiore, p.8.
[21] ‘Abdu’l-Bahá, Tavola ad un medico.
[22] Bahá’u’lláh, Il tabernacolo dell’unità, pag.61.
Quest’anno ricorre il centenario del trapasso di ‘Abdu’l-Bahá (1844-1921), un Personaggio di altissima levatura spirituale. Nei sui scritti e nei suoi interventi in pubblico si possono trovare numerosi riferimenti sugli argomenti della guarigione e della salute. Si riportano alcuni passi.
«28 O illustre medico! …Sia lodato Iddio, hai due poteri: intraprendere la guarigione fisica e la guarigione spirituale. Le cose relative allo spirito dell’uomo hanno un grande effetto sulle condizioni del suo corpo. Per esempio, devi allietare il paziente, dargli conforto e felicità e portarlo all’estasi e all’esultanza. Quante volte è accaduto che ciò ha prodotto una pronta guarigione. Perciò tratta gli ammalati con entrambi i poteri. I sentimenti spirituali hanno una sorprendente efficacia nel guarire le malattie nervose.»
‘Abdu’l-Bahà, Antologia, pag. 146
«In verità la cosa più necessaria è la contentezza in tutte le circostanze; in tal modo ci salvaguardiamo dalle malattie e dalla stanchezza. Non abbandonarti all’angoscia e al dolore, poiché essi sono la causa di grandi sofferenze. La gelosia consuma il corpo e la collera brucia il fegato. Evitale entrambe come eviteresti un leone.»
Bahá’u’lláh, da Bahá’u’lláh e la Nuova Era, Cap. VII Salute e guarigione.
«L’uomo è, in realtà, un essere spirituale, e solo quando vive nello spirito è veramente felice»
«Tutta la tristezza e il dolore che esistono vengono dal mondo della materia; il mondo Spirituale dà soltanto la gioia!»
«Quando un pensiero di guerra sorge nella vostra mente, scacciatelo e sostituitelo con un più potente pensiero di pace. Un pensiero di odio deve essere annientato da un più forte pensiero d’amore. Le idee di guerra distruggono l’armonia, il benessere, il riposo e la contentezza dell’umanità. I pensieri d’amore fanno sorgere la fratellanza, la pace, l’amicizia e la felicità.»
«Il cuore puro è quello che si è separato interamente dall’egoismo.»
Saggezza di ‘Abdu’l-Bahá.
«La malattia è di due tipi, materiale e spirituale. Ad esempio, nel caso di un taglio della mano se pregate per la guarigione del taglio e non fermate il sangue, non otterrete granché: ci vuole un rimedio materiale.
Talora, se il sistema nervoso è paralizzato dalla paura, è necessario un rimedio spirituale. La pazzia, altrimenti incurabile, può essere curata con la preghiera. Succede spesso che i dispiaceri facciano ammalare. Quella malattia può essere curata con mezzi spirituali.»
‘Abdu’l-Bahá, Star of the West, vol. VIII, N°18, pag. 230.
«Ridi e parla, non lamentarti e parla. Ridi e parla…»
Ibidem, vol. XIII, N°5, pag.102.
«Considera la miseria della mente umana. Gli uomini chiedono quel che è nocivo per loro, rigettando quel che sarebbe per loro vantaggioso; essi sono senza dubbio fra coloro che vagano sperduti.»
Spigolature dagli Scritti di Bahá’u’lláh, CLIX.
«… vi sono due tipi di malattie: spirituali e fisiche. Le malattie fisiche sono curate dalla medicina e con essenze tratte da arbusti e piante. Le malattie che provengono dalle emozioni della mente sono curate con il potere dello spirito dell’uomo. Ma il potere dello spirito divino domina tutte le malattie del corpo e della mente. Quando lo spirito dell’uomo è corroborato e assistito dalle confermazioni dello Spirito Santo, allora mostra i suoi effetti in ogni condizione del mondo dell’esistenza.
Quanto alla guarigione mentale, anch’essa ha un effetto in quanto i riflessi si producono fra i cuori tramite il potere della concentrazione. Il potere della concentrazione produce impressioni che causano guarigione o sollievo.»
‘Abdu’l- Bahá, da Il Trono del Tempio Interiore, compilazione di Elias Zohoori.
GUARIRE SENZA MEDICINE
«Domanda. Alcuni guariscono gli ammalati con mezzi spirituali, cioè, senza medicine. Come può accadere?
Risposta. Una spiegazione dettagliata di questo tema è già stata offerta. Non avete capito bene, perciò la ripeteremo perché capiate. Sappiate che vi sono quattro modi di curare e guarire senza medicine. Due sono dovuti a cause materiali e due a cause spirituali.
Quanto ai due modi materiali, uno è dovuto al fatto che in realtà tanto la salute quanto la malattia sono contagiose. Il contagio della malattia è rapido e violento, mentre quello della salute è estremamente lento e debole. Se due corpi vengono a contatto, è certo che alcune particelle microbiche si trasmettono dall’uno all’altro. Come la malattia si trasmette rapidamente e violentemente da un corpo a un altro, può anche darsi che la salute robusta di una persona sana dia sollievo a una lieve indisposizione di un malato. Intendiamo dire che il contagio della malattia è rapido e violento, mentre quello della salute è lentissimo e ha un effetto limitato che può essere avvertito soltanto nel caso di disturbi molto lievi. In questi casi la forza del corpo sano sopraffà la lieve debolezza del corpo ammalato e gli porta la salute. Questa è un modo di guarire.
Un altro modo di guarire è con la forza del magnetismo corporeo, per cui la forza magnetica di un corpo agisce su un altro e lo cura. Anche questa forza ha solo un lieve effetto. Così qualcuno può posare la mano sulla testa o sullo stomaco di un paziente e questi ne potrebbe trarre beneficio. Perché? Perché l’effetto del magnetismo e l’impressione esercitata sulla psiche del paziente possono scacciare il male. Ma anche questo effetto è assai lieve e debole.
Gli altri due modi sono spirituali, cioè lo strumento della guarigione è una forza spirituale. Uno è quando una persona sana concentra tutta la sua attenzione su una persona ammalata e quest’ultima si aspetta di essere guarita dal potere spirituale dell’altra e ne è pienamente convinta, a tal punto che fra i loro cuori si crea un forte legame. Se la persona sana fa ogni possibile sforzo per curare quella ammalata e costei ha fede di ricevere la guarigione, si può produrre un eccitamento dei nervi a causa di queste influenze da anima a anima e si può ottenere una guarigione. Così, per esempio, quando un ammalato improvvisamente riceve la buona notizia che il suo più ardente desiderio si è realizzato, se ne può produrre un eccitamento nervoso, che fa scomparire completamente la malattia. Allo stesso modo, se all’improvviso accade un evento terrificante, si può produrre un tale eccitamento nei nervi di una persona sana, da farla subito ammalare. La causa della malattia non è una cosa materiale, perché quella persona non ha ingerito nulla e non è venuta in contatto con nulla. L’eccitamento nervoso da solo ha prodotto la malattia. Allo stesso modo, l’improvvisa realizzazione di un grande desiderio può produrre una tale gioia da eccitare i nervi e restituire la salute.
In breve, un collegamento completo e perfetto fra il medico spirituale e il paziente – cioè, un legame per cui il medico spirituale concentri tutta l’attenzione sul paziente e anche il paziente concentri l’attenzione sul medico spirituale e si aspetti la guarigione – questo legame provoca un eccitamento nervoso per cui si riacquista la salute. Ma questo funziona soltanto entro certi limiti e non in tutti i casi. Per esempio, se una persona contrae una grave malattia, oppure è ferita fisicamente, questi mezzi non scacciano il male né guariscono la ferita, cioè, questi mezzi non hanno potere sulle malattie gravi, a meno che non venga in aiuto la tempra del paziente, perché spesso una forte tempra vince la malattia. E questo è il terzo modo di guarire.
Ma il quarto modo è quando la guarigione è prodotta per il potere dello Spirito Santo. Questo non dipende dal contatto fisico, dalla vista o dalla presenza. Non dipende da nessuna condizione. Sia la malattia lieve o grave, vi sia o meno un contatto dei corpi, sussista o meno un rapporto fra il paziente e il medico, sia il paziente presente o assente, la guarigione ha luogo grazie al potere dello Spirito Santo.
GUARIRE CON MEZZI MATERIALI
Ieri a tavola abbiamo detto, parlando del tema della medicina e della guarigione spirituale, che
la malattia può essere curata mediante i poteri spirituali.
Parliamo ora della guarigione materiale. La scienza medica è ancora nell’infanzia e non ha ancora raggiunto la maturità. Ma quando l’avrà raggiunta, le cure saranno praticate con cose che non siano ripugnanti ai sensi del gusto e dell’olfatto, cioè con alimenti, frutta e piante che abbiano un buon sapore e un buon odore. Infatti la causa dell’intrusione delle malattie nel corpo umano o è un agente fisico oppure un eccitamento e una stimolazione dei nervi.
Quanto agli agenti fisici, che sono le principali cause delle malattie, i loro effetti sono dovuti a quanto segue: il corpo umano è composto di numerosi elementi secondo un particolare stato di equilibrio. Finché l’equilibrio si mantiene, l’uomo è immune da malattie. Ma, se questo equilibrio essenziale, che è il requisito centrale di una costituzione sana, è turbato, la costituzione ne è dissestata e sopravviene la malattia.
Per esempio, se c’è una carenza di una delle parti che costituiscono il corpo umano e un eccesso di un altro, lo stato di equilibrio è disturbato e insorge una malattia. Per esempio, l’equilibrio può richiedere che un componente sia presente nella quantità di mille grammi e un altro di cinque. Se il primo diminuisce fino a settecento e il secondo aumenta fino a rompere lo stato di equilibrio, insorge una malattia e se, grazie a medicine e trattamenti, si ristabilisce l’equilibrio, la malattia è vinta. Così, se la componente zuccherina diventa eccessiva, la salute è compromessa. Ma quando il medico proibisce dolci e amidi, la componente zuccherina diminuisce, l’equilibrio si ristabilisce e la malattia è debellata.
Ora, il riequilibrio di queste componenti corporali si ottiene in due modi, o con le medicine o con gli alimenti. Quando la costituzione ha riacquistato l’equilibrio, la malattia è debellata. Poiché tutti gli elementi costitutivi del corpo umano si trovano anche nelle piante, quando uno di queste componenti diminuisce, se uno si nutre di cibi che sono ricchi di quell’elemento, l’equilibrio si ristabilisce e si guarisce. Se lo scopo è quello di riequilibrare le parti componenti del corpo, si può ottenerlo tanto con le medicine quanto con vari cibi.
La maggior parte delle malattie che colpiscono l’uomo colpisce anche gli animali, ma l’animale non le cura con farmaci. Nelle montagne e nelle foreste, il medico degli animali è la facoltà del gusto e dell’olfatto. L’animale ammalato annusa le piante che crescono nella foresta, mangia quelle dolci e profumate al gusto e all’olfatto e guarisce. La ragione è questa. Quando, per esempio, la componente zuccherina diventa insufficiente nel suo corpo, egli ha voglia di cose dolci e quindi mangia le piante che hanno un sapore dolce, perché la natura lo stimola e lo guida. Così, poiché l’animale mangia cose gradite all’olfatto e al gusto, la componente zuccherina aumenta nella sua natura ed esso riacquista la salute.
È quindi evidente che è possibile curare le malattie con frutta e altri cibi. Ma poiché la scienza della medicina è ancora imperfetta, questo fatto non è stato ancora del tutto compreso. Quando la scienza giungerà alla perfezione, le terapie saranno somministrate con frutta e piante fragranti e con altri cibi e con acque calde e fredde di varie temperature.
Questa è solo una breve spiegazione. A Dio piacendo, circostanze permettendolo, un’altra volta daremo una spiegazione più dettagliata.»
‘Abdu’l-Bahà, Lezioni di San Giovanni d’Acri, LXXIII, LXXII.
Bibliografia
– LETTERA DI ‘ABDU’L-BAHÁ AL PROFESSOR AUGUSTE FOREL.
Forel ( 1848 – 1931 ), professore in medicina, sociologo e filosofo, celebre in Svizzera. Era un libero pensatore. Scaricabile in pdf.