ECOMOBILITY
Pistoia, Piazza del Duomo, 14 marzo 2008
L’ambiente è patrimonio di tutta l’umanità, deve essere salvaguardato e protetto.
Ci si può muovere di più a piedi, in bicicletta, con il mezzo pubblico, per risparmiare soldi ed energia, e per ridurre l’inquinamento. È inoltre necessario orientarsi verso veicoli e tecnologie con minore impatto ambientale. Per sensibilizzare e far conoscere cosa può offrire il mercato sulla mobilità ecologica è stato pensato di portare i piazza del Duomo a Pistoia, il 14 marzo 2008, veicoli ad emissioni zero (ZEV) o a basso impatto ambientale. Una vetrina per le aziende che producono e commercializzano veicoli ecologici.
Fiat Auto si sta orientando le ricerche verso auto che funzionano a combustibile misto, metano e idrogeno, come la Panda ad Aria. Esiste già la Panda Natural 1200, a metano, che potrà essere convertita anche a miscela con idrogeno.
In Toscana la ILT Technology srl, con la collaborazione con ENI, Piaggio e Università di Pisa, hanno una realizzato i seguenti veicoli:
I veicoli A sono bifuel e possono essere alimentati solo a Idrogeno o a Benzina
I veicoli B sono trifuel e possono essere alimentati a Benzina, a Metano e a Idrometano.
La tecnologia attuale consente il passaggio all’alimentazione a idrogeno per i veicoli omologati a metano. Ad Ecomobility a Pistoia è stata invitata una rappresentanza di questa flotta, il Doblò a idrogeno e la Mercedes a idrometano.
L’utente, dovendo scegliere un veicolo ecologico, la possibilità è orientarsi verso il metano oppure verso l’elettrico. I veicoli elettrici sono ad emissioni zero veramente se le batterie sono riciclabili e se la corrente per ricaricarle è prodotta da fonti rinnovabili (fotovoltaica, eolica, idrica).
Uno scooter elettrico che si ricarica con energia prodotta da un impianto fotovoltaico non immette emissioni nell’atmosfera (ZEV, è un veicolo ad emissioni zero).
Esistono sul mercato motorini elettrici con circa 2,0 kW di potenza, sufficienti per soddisfare le necessità di spostamenti casa/lavoro o casa/scuola. Costano a partire da 2.500 Euro in su. Una ricarica permette di fare 30-40 km, al costo di circa 20 centesimi di Euro. Se la ricarica è tramite energia fotovoltaica (per mezzo di pannelli montati su tetti, capannoni, parcheggi), allora è a costo zero e non ci sono emissioni. In questo caso la ricarica è immune agli aumenti di prezzo del petrolio dovute alle difficoltà per gli approvvigionamenti per cause geopolitiche, alle speculazioni o all’esaurimento dei pozzi.
Un esempio. Un impianto fotovoltaico montato sul tetto per una famiglia media di 4 persone può essere sufficiente con una potenza di 2,6 kW di picco. L’eccesso di energia prodotta viene venduta al gestore della rete (conto energia). Un impianto del genere costa intorno ai 15.000 Euro. Per il momento, tutta l’opera, essenzialmente fotovoltaico più veicolo a due ruote elettrico, costa circa 18.000 Euro.
La tecnologia ha fatto passi da gigante nelle batterie, quelle al litio-polimeri sono riciclabili e consentono prestazioni ragguardevoli. Esistono alianti con motori elettrici, come il Silent, aerei acrobatici con motore elettrico, come il Sonex, motoscafi con motore elettrico, catamarani con pannelli solari come il Planet Solar, auto elettriche con prestazioni che non hanno niente da invidiare a quelle tradizionali. Occorrono infine colonnine con le prese per consentire la ricarica di veicoli elettrici. Firenze è la città in Europa con il più alto numero di colonnine per la ricarica. È stata sviluppata inoltre una tecnologia che consente di riconoscere la presa, per evitare connessioni indebite, e l’utente, al fine di addebitare il costo dell’energia erogata dal Comune.